giovedì, ottobre 29, 2009

Progetto per la valorizzazione dell'anziano nella cultura tursitana

La popolazione tursitana è costituita da numerosi anziani,che vivono nella propria abitazione,col coniuge o da soli. Vi sono casi di anziani assistiti da badanti(spesso extracomunitari) o che si avvalgono dell'aiuto e della custodia dei propri figli. Prima del 2002 la vita sociale è stata vissuta con riservatezza ed all'interno della famiglia o al massimo nell'ambito del proprio rione. Solo gli uomini hanno costituito associazioni,senza la presenza femminile. A partire dal 2002, il C.S.A.,e successivamente, dal 2007, trasformatosi in C.S.A.P. -associazione O.N.L.U.S.,si è avuto l'ingresso delle donne,sole o col coniuge. Questo è stato possibile in quanto il Comune di Tursi ci ha dato la possibilità di utilizzare i locali dell'ex asilo nido di Santi Quaranta,con tutte le utility,in modo gratuito. Durante questi anni numerosi sono stati gli eventi programmati, le partecipazioni a feste organizzate dai giovani ed altre manifestazioni realizzate nel nostro paese. Ci siamo coinvolti anche nelle attività scolastiche per dare testimonianza di vita. Abbiamo dimostrato e continuiamo ad essere una risorsa importante in questa società. Con questo progetto,la nostra associazione,intende promuovere tutte quelle attività che possono garantire all'anziano che vive a Tursi una qualità della vita migliore di quanto sia stato in passato in particolare:
  • Attrezzare la sede del C.S.A.P. con suppellettili ed utensili da cucina,per la realizzazione di progetti gastronomici coinvolgendo giovani attraverso il trasferimento di conoscenze di ricette tipiche dei nostri nonni,per non fare perdere niente della vecchia tradizione.
  • Continuare con il Laboratorio di scuola di ballo ed arrivare alla realizzazione nell'area della sede di una pista da ballo.
  • Creare un giornalino che possa trasmettere la nostra voce,il nostro pensiero ed i nostri progetti,non solo agli anziani,ma a tutta la collettività,oltre che fornire tutte le informazioni utili per vivere al meglio la vita dell'anziano.
  • Garantire agli anziani di poter usufruire di strutture informatiche per soddisfare le proprie esigenze.
  • Consentire la proiezione di film presso il Centro, previo acquisto della strumentazione occorrente.
  • Realizzare incontri finalizzati all'integrazione sociale,con i membri di altre associazioni di anziani presenti sul territorio,per favorire lo scambio di esperienze e del patrimonio culturale.
  • Organizzare momenti di incontro con le istituzioni (Scuole,Forze dell'Ordine,Centro per l'impiego,Ageforma,ASL,Associazioni di volontariato e Culturali),ma anche e soprattutto con i giovani,con l'obiettivo di dare loro aiuto e sostegno, trasferendo tutto il bagaglio di esperienze di cui siamo in possesso.
Tutto questo è diventato realtà in quanto il giorno 18 giugno 2009 si è stipulata la convenzione nella sede municipale di Rotondella, tra il Comune di Rotondella (capo area anziani dei Piani Sociali di Zona ) e il Centro Sociale Anziani Polivalente di Tursi. I firmatari dell'accordo sono: Per l'Amministrazione comunale di Rotondella l' Avv.Giuseppe Dimuccio e per il C.S.A.P. il Presidente Filippo Digno. Per partire con questo ambizioso Progetto abbiamo già ricevuto il primo bonifico di Euro 6.192 in data 28.09.2009,dove ne seguiranno altri due per un totale di Euro 18.000.
Il nostro impegno e la nostra voglia di realizzare è tanta e ci accompagnerà per tutto il tempo occorrente alla realizzazione del progetto. E' per noi una grande sfida e ci riusciremo.
gaetanoc.

sabato, ottobre 17, 2009

Nel Parco del Pollino - Visita a San Severino Lucano

Tursi 20 settembre 2009.
San Severino Lucano è un centro abitato di rilievo,intorniato da suggestivi borghi rurali,tra questi Mezzana.La nostra guida turistica è stata Angela Armentano,ormai diventata la guida amica e tanto simpatica.La prima fermata l'abbiamo fatta alla "Taverna del brigante"in contrada Taverna Magnano,per la colazione. Dopo ci siamo incamminati lungo il versante orientale mediterraneo,con camminata nel bosco lungo il torrente Peschiera per circa 1 km. Il torrente è rinomato per l'integrità delle sue acque. Come indicatori biologici ci sono un animale (la Lontra) e un insetto (il Tricottero). Queste due specie vivono dove ci sono le acque limpide ed ossigenate. Abbiamo visitato anche il punto dove il torrente Peschiera s'incontra col fiume Frida. Si trova la trota Fario,una lucertolina chiamata Salamandrina dagli occhiali e la ranocchietta ululone che si finge morta se avvista persone che la osservano. Abbiamo imparato a conoscere alcune piante: l'Ontano maschio e femmina che convivono nella stessa pianta,cerri,faggi e l'erica montana. Tra le pietre esistenti abbiamo conosciuto l'Ofiolite(roccia lavica) formatasi a 4000 metri sotto il livello del mare e venuta a galla per esplosione vulcanica. Nella fascia sopra mediterranea e fino a 700 metri si trovano i cerri,mentre i faggi si trovano nella fascia altimetrica superiore a 700 metri.
Noi siamo arrivati proprio nel punto dove s'incontrano i faggi con i cerri. Altra cosa che abbiamo imparato è l'indicazione data ad un sentiero percorribile: viene indicato con rettangoli colorati col bianco e il rosso.In una giornata di nebbia,siamo andati a visitare la "R.B.RIDE" dell'architetto tedesco Carsten Holler,installata in un punto panoramico della montagna del paese. E' una gigantesca giostra panoramica,lenta e silenziosa,con dodici braccia per 24 persone che ruota lentamente sulla cima di Timpa di Guardia ad oltre 1000 metri di altezza. Da un lato si ammirano le cime più alte del Pollino e dall'altra la valle del Sinni con lo splendido scenario della Diga di Monte Cotugno. L'architetto è nato nel 1961 in Germania e vive in Svezia,biologo laureato in Entemologia e successivamente si è dedicato all'arte contemporanea. Questa è una delle tre grandi opere che fa parte del progetto "Arte Pollino un altro Sud". L'obbiettivo è il potenziamento del Parco del Pollino attraverso la realizzazione concreta di interventi artistici biocompatibili sul territorio al fine di rafforzare la motivazione ambientale per la visita del Parco con l'introduzione di tematiche di arte moderna. Nella parte sud del paese si giunge alla frazione di Mezzana,suddivisa in quattro borghi. Noi abbiamo pranzato al ristorante tipico "Locanda il Salice" del borgo Salice. L'ospitalità ed il pranzo è stato eccezionale,forse anche in cosiderazione che i gestori hanno vissuto nel nostro paese per molti anni. Ci sentivano come a casa nostra.Nel borgo sono numerose le case con dei dipinti ai muri che raccontano scene di vita del luogo. Appena ritornati a San Severino ci siamo fermati vicino il ristorante "La fontana del brigante"dove la nostra guida Angela ci ha voluto fare ascoltare in dialetto locale una parte da lei recitata in una proiezione che parlava di Serafina l'amante del brigante Antonio Crocco. Un applauso corale ed un saluto con abbracci e baci da tutti noi. E' stato meraviglioso.
Ritornati nel paese abbiamo acquistato alcune bevande tipiche del luogo e ripartiti. Visitare il Parco del Pollino è stato fantastico. La guida turistica è indispensabile per l'arricchimento culturale che impartisce ai partecipanti e la suggeriamo sempre agli amici che partono per viaggi.
gaetanoc.

giovedì, ottobre 15, 2009

Nel Parco del Pollino - Visita a Civita e Frascineto

Tursi 30.08.2009
Civita è un piccolo borgo,nascosto nelle rocce,di circa 1000 abitanti. Furono gli albanesi,nel 1471,a ridare vita al piccolo centro dopo il terremoto del 1456. Giunti nella piazzetta del paese ci siamo diretti al belvedere grande del paese dove è possibile vedere il torrente Raganello,lungo 32 km,con le gigantesche pareti di rocce colorate con le gole molto strette che lo fiancheggiano.L'accesso tra le due sponde del torrente è praticato attraversando il "ponte del diavolo". Alcuni soci hanno percorso tutto il sentiero per provare il gusto di passarci sopra e godersi la vista delle gigantesche pareti sovrastanti che ti lasciano una emozione indescrivibile. Il pranzo è stato consumato al ristorante "L'antico ulivo". Abbiamo visitato il "Museo etnico Arbereshe",dove è stato possibile visionare oggetti,attrezzi da lavoro e costumi tipici. Abbiamo anche visitato la "Chiesa Ortodossa di Santa Maria Assunta" che è bellissima,ma completamente diversa dalle nostre chiese.Le comunità di origine albanese, in Italia,seguono il rito Bizantino con le sue tradizioni liturgiche canoniche.La Santa Messa da loro viene chiamata Divina Liturgia. La celebrazione liturgica prevede sempre un diacono.Prassi normale è la
concelebrazione da parte di più sacerdoti,ciò in particolare in quanto la tradizione bizantina prevede una sola celebrazione giornaliera che raccoglie l'intera comunità all'unico altare che sorge nella chiesa. La Divina liturgia è sempre solenne,sempre cantata,secondo melodie e modi di tradizione locale. Qualsiasi strumento musicale è bandito,anche l'organo.I sacramenti sono uguali, ma cambiano le modalità di amministrazione.Il battesimo viene impartito per immersione ed avviene prima del conferimento del nome che viene dato l'ottavo o il quarantesimo giorno dalla nascita. Durante la cerimonia del battesimo il bambino riceve anche la cresima.E' per questo motivo che bambini anche molto piccoli,accompagnati dai genitori,ricevono l'eucarestia durante la Divina liturgia. La confessione avviene dinanzi a un'icona;non esistono i confessionali.Anche il matrimonio,chiamato incoronazione degli sposi in quanto l'atto fondamentale è costituito dall'imposizione sugli sposi di due corone da parte del sacerdote. Alcune devozioni quali la via crucis e il rosario sono sconosciute a questi fedeli. Ci sono tantissime altre differenze tra cattolici ed ortodossi. Le diversità fanno parte solo di un patrimonio culturale diverso,ma non contrapposto. Basterà eliminare le diversità per poter celebrare assieme l'eucarestia. Quando questo avverrà, non lo sappiamo.Sappiamo solo che è dal 1054 che la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa si sono progressivamente allontanate stabilendo una divisione che è danno per il cristianesimo e scandalo per il mondo.La frattura avvenne per fattori di ordine politico,giuridici e di potere,perchè le diversità culturali,teologiche,liturgiche e canoniche non erano d'impedimento per stare insieme. Tante le notizie che noi non conoscevamo,ma che hanno sicuramente arricchito il nostro piccolo patrimonio culturale.Abbiamo proseguito il viaggio per Frascineto,ma il tempo inclemente con vento e pioggia ci ha fatto desistere di visitare il luogo. Non era aperto nemmeno il"Museo delle icone e della tradizione bizantina" che dovevamo visitare. Sicuramente perchè giunti con un po di ritardo per il brutto tempo.La nostra guida turistica per l'intera giornata è stata Angela Armentano.
gaetanoc.

lunedì, ottobre 12, 2009

Nel Parco del Pollino - Visita a Piano Ruggio e Rotonda

Tursi 15.07.2009
Giunti a Piano Ruggio,nel cuore del Parco del Pollino,nel pianoro del rifugio De Gasperi a quota 1535 mt ,siamo scesi dal pulman delle Autolinee Rabite per fare un brek di circa trenta minuti. Ci siamo avvicinati al venditore di formaggi locali, al venditore di cesti fatti a mano e alla fontana che sgorgava acqua freschissima per bere un sorso di acqua. Diverse le persone che hanno fatto degli acquisti. Dopo il relax,abbiamo imboccato un sentiero che ci ha consentito di ammirare le numerosissime piante di genziana gialla.Ci siamo inoltrati nel bosco per circa 2 km,fino ad arrivare al belvedere per ammirare i "Pini Loricati" sulla cresta del monte di Serra del Prete alto 2189 mt e il bellissimo ed incantevole paesaggio che si è presentato alla nostra vista.Paesaggi bellissimi che solo la vista sul luogo consente di esprimere un giudizio di merito. Paesaggi di notevole fascino sono anche quelli di Campotenese,ammirati lungo il percorso in pulman per giungere in paese a Rotonda. Nella parte pià alta vi è un castello con edifici disposti a cerchio da sembrare un blocco unico. Vi sono pregevoli opere in pietra,come il monumento ai cadutie la fontana di "Susu",che era l'antico lavatoio. E' questo paese la sede dell'Ente Parco del Pollino. Il Parco Nazionale del Pollino è il più grande d'Italia con oltre 192 mila ettari,situato nell'appennino calabro - lucano,istituito nel 1993 e riperimetrato nel 1997. La sua vetta più alta è il "Dolcedorme" alta 2267 mt. L'emblema del Parco è il Pino Loricato. Tra i prodotti di Rotonda sono rinomati:la melenzana rossa che è presente solo nell'area del parco ,il fagiolo poverello e il pomodoro costoluto che può arrivare fino ad un kg di peso. La festa più attesa dell'anno è quella di S.Antonio da Padova,dove si celebra il matrimonio tra due piante:il piccolo abete e l'enorme faggio.Noi abbiamo visto quelli dello scorso anno issati vicino la sede municipale che vengono abbattuti nel primo sabato del mese di maggio dell'anno successivo.La nostra guida turistica è stata Angela Armentano, che ha dimostrato molta professionalità.Nel Museo di storia naturale e palanteologico del Mercure di Rotonda abbiamo visto lo scheletro di un grande mammifero e la zanna dell'Elephas antiquus italicus,vissuto tra 700.000 e 400.000 anni fa,sicuramente annegato nell'enorme lago esistente nella valle nell'era pleistocenica, ritrovato nel 1979 e rinvenuto nel 1982 in località Calorie.Altri scavi eseguiti nel 2005 hanno consentito di trovare resti di un ippopotamoed anche cocci dell'età del bronzo 1500-2000 A.C. .Il pranzo è stato consumato al "Ristorante albergo Santa Filomena".Tante le notizie apprese in una sola giornata. L'arricchimento culturale è possibile a tutte le età e non ha limiti.
gaetanoc.

Nel Parco del Pollino -Visita a Latronico

Tursi 13.07.2009.
Latronico,un paese di montagna a 884 mt s.l.m. con oltre 5000 abitanti,noto per lo stabilimento termale,per la sorgente di acqua solfurea,per le grotte con stalattiti e stalagmiti. Sul monte Alpi ci sono giacimenti di Pirite,marmo,quarzo,talco e alabastro bianco denominato "marmo di Latronico",molto resistente e si leviga bene. Diversi abitanti "i latronichesi"sono bravi nella lavorazione della pietra. Accompagnati dalla guida Ettore Panizzo,abbiamo visitato alcuni scorci del paese,la chiesa di S.Egidio Abate e quella di San Nicola del xv secolo. Abbiamo pranzato e ballato nel ristorante "Den Hotel".La giornata trascorsa è stata piacevole ed interessante. Il pranzo e la benevole accoglienza ancora di più.
gaetanoc.