venerdì, aprile 24, 2009

L'addio ai soci Gentile Antonio e Cristiano Vincenzo.

Gentile Antonio nato il08.10.1931 - deceduto il 05.03.'09. Il funerale è stato celebrato nella Cattedrale il giorno 07 marzo.
Cristiano Vincenzo nato il 07.07.1925 - deceduto il 07.04.'09. Il funerale è stato celebrato nella chiesa di Santa Maria Maggiore in Rabatana.
Entrambi hanno lasciato moglie e quattro figli. Il loro ricordo sarà sempre vivo nei nostri cuori.
Ricordiamo Antonio,come socio che preferiva passare circa due ore al giorno al C.S.A.P. per gustare i momenti in cui i soci giocano a carte e tirano fuori ognuno il proprio carattere.Era molto legato al socio Falciglia Salvatore,vicino di abitazione,ma anche perchè nel tragitto di andata e ritorno trovavano l'occasione per discutere e farsi confidenze. Al suo funerale c'erano due bandiere:quella del C.S.A.P. e quella dell'A.n.t.e.a.s.,in fila seperati con in testa i presidenti delle due associazioni.
Ricordiamo Vincenzo,come uno dei soci più anziani e come "Maestro dell'organetto". In numerose manifestazioni ci faceva ascoltare bellissime musiche, che procuravano tanta gioia nei soci. Alla manifestazione "Le vie dell'Arte" svolta il 5 e 6 agosto 2007,nell'atrio antistante la sua abitazione in Rabatana,abbiamo allestito una esposizione di corredo ricamato a mano e presentato in pubblico ben otto soci che si sono esibiti con i propri strumenti musicali ,tra i quali si è distinto proprio Vincenzo col suo Organetto. Tante le persone che si sono divertiti ballando. Sono questi i momenti, che ognuno di noi fa delle profonde riflessioni. Il tempo passa molto veloce e noi non ce ne accorgiamo,perchè procede inesorabilmente e silenziosamente. Ce ne accorgiamo quando ci guardiamo allo specchio e notiamo che la nostra pelle inizia ad invecchiare. In fondo siamo contenti,perchè abbiamo vissuto una epoca della nostra vita. Se paragoniamo la nostra vita ad una catena formata da tanti anelli,ci ricordiamo del primo anello che è la "la nascita" e dell'ultimo che è "la morte". Sappiamo che nei vari stadi della vita ci sono luci ed ombre,ma il raggiungimento della terza età e della vecchiaia è un traguardo incredibile e meraviglioso. Essere diventati vecchi,significa avere avuto un posto nella vita,comodo o scomodo,soddisfacente o deludente,che ci porta ad essere contenti,perchè l'abbiamo conosciuta e vissuta con tanti amori. Noi del C.S.A.P. pensiamo sempre all'amore come sinonimo del "dare non materiale" e cioè di offrire parte di noi stessi,dei nostri sentimenti,dei nostri umori,senza desiderare nulla in cambio,se non gustare la sincerità di uno sguardo, il calore di una stretta di mano amica o quello di una carezza. gaetanoc.