mercoledì, novembre 04, 2009

Manifestazione caduti in guerra.

Tursi 04.11.2009
Puntuali come ogni anno,abbiamo partecipato alla "manifestazione dei caduti in guerra". Oggi la temperatura era di 32°c. Il punto d' incontro è la sede del C.S.A.P. per proseguire a piedi fino in piazza Cattedrale dove c'è il raduno dei gruppi partecipanti. Presenti: l'Amministrazione Comunale rappresentata dal Commissario Prefettizio,il Centro Sociale Anziani Polivalente,l'Associazione Anteas,l'associazione dei pensionati, la Società operaia di mutuo soccorso,la scuola materna di piazza plebiscito,le scuole elementari,la scuola media con la loro Banda Musicale. Tutti hanno partecipato alla Santa Messa nella Cattedrale di Tursi. Successivamente sono state deposte le corone al monumento di piazza Cattedrale e alla lapide in piazza plebiscito. Sono intervenuti il reverendo Don Battista DiSanto, la Commissario Prefettizia,il presidente del C.S.A.P. , il presidente dell'Associazione Anteas e alcuni alunni delle scuole medie. L'intervento del nostro presidente Filippo Digno è stato il seguente:
" Porgo il saluto di tutti i Soci del Centro Sociale Anziani Polivalente di Tursi.
E' questo un saluto rivolto al milite ignoto e a tutte le Forze Armate,ricordate in questo giorno per tutto ciò che hanno fatto quotidianamente,sia in terra Italiana che nelle innumerevoli missioni di pace. Inoltre porgo il saluto di tutti i soci della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Tursi.
Il 4 Novembre rappresenta il giorno di unità nazionale,la giornata delle Forze Armate e del Combattente. Il sacrificio di tanti Italiani,in uniforme,caduti per il nostro paese,è ricordato con varie celebrazioni nei luoghi più rappresentativi,al quale partecipano le maggiori cariche dello Stato e delle forze armate. Una data storica per l'Italia. Ottantotto anni fa si completava,con la fine della prima guerra mondiale,il ciclo delle campagne nazionali per l'unità d'Italia,che costò all'Italia 680.000 morti,1.050.000 invalidi e malati,un cammino lungo,durato settant'anni,dalla prima guerra d'Indipendenza in avanti. Un percorso difficile,portato a terminesolo con la partecipazione convinta della popolazione di tutte le Regioni d'Italia,mossa dal desiderio di mettere sotto un'unica bandiera le sorti della penisola,della propria terra.
Noi anziani vogliamo ricordare sempre la storia,il gesto eroico dei nostri combattenti e quanti di loro hanno dato la propria vita per conquistare l'Unità d'Italia e la libertà. Spetta a noi continuare e far si che tutti questi ideali non vengano perduti.
L'anziano di oggi è molto preoccupato per le sorti del Mondo: diritti acquisiti e perduti,la grave crisi che ha colpito il mondo intero dove il lavoro,specialmente per i giovani, diventa sempre più precario,malattie incurabili,la nuova delinquenza che assume sempre volti diversi e si trova dappertutto: la possiamo trovare in casa, in ufficio,sulle strade,sul lavoro e nelle istituzioni. Con questa prospettiva di vita non andremo molto lontano.
Per questo motivo è dovere di noi tutti,con il supporto delle istituzioni,impegnarsi al fine di cambiare questo modello di vita,che ci fa perdere la speranza e ci allontana sempre più da Dio.
E' nostro dovere quello di curare più da vicino le nostre famiglie,crescere insieme ai figli e nipoti,sostenere sempre di più i nostri giovani,che sono e saranno sempre l'unica speranza di vita." Io che scrivo sono certo che un mondo migliore è possibile,basta solo volerlo.
gaetanoc.