mercoledì, dicembre 22, 2010

Commemorazione dei caduti in guerra.

Tursi 04.11.2010
Il Centro Sociale Anziani Polivalente partecipa ogni anno, con un nutrito gruppo di soci, alla manifestazione che si svolge in piazza Cattedrale e piazza Plebiscito,per commemorare i Caduti in guerra della prima e seconda guerra mondiale,per onorare le Forze Armate,per festeggiare l'Unità Nazionale.Tutti i partecipanti partecipano alla Santa Messa che si svolge nella Cattedrale del paese.Al suono della tromba che intona il silenzio d'ordinanza vengono deposite le corone di alloro al monumento dei caduti in piazza Cattedrale e alla lapide situata in piazza Plebiscito con interventi da parte del Sindaco,del parroco,dei presidenti delle varie Associazioni locali. Quest'anno a causa della leggera pioggia, gli interventi si sono tenuti nella sala consiliare del Comune di Tursi.Tra gli altri interventi c'è stato quello del nostro presidente Filippo Digno che ha portato il saluto di tutti i soci e ricordato come questo giorno ha segnato la fine della prima guerra mondiale.Ha rivolto un saluto alle forze armate che rappresentano il baluardo e la difesa della Nazione. Un doveroso ringraziamento è andato ai nostri soldati che nella difesa della Patria,obbedienti alla coscienza morale e civile,si sono fatti portatori di pace e di libertà,anche in altre Nazioni,dove ancora regna violenza e disordine,pagando a volte con il sacrificio della propria vita pur di difendere e promuovere questo valore. Oggi ricordiamo con orgoglio tutti i nostri concittadini che hanno partecipato in prima persona alla storia del nostro paese sacrificando loro stessi. Sulle lapide sono scolpiti i loro nomi che vorremmo citare per ricordarli uno ad uno e testimoniare l'onore e la riconoscenza che tutti noi presenti dobbiamo a questi nostri eroi. Essi hanno dato la vita per assicurare a tutti noi la libertà,la pace e la democrazia. Sono questi valori che oggi vengono messi in serio pericolo,caratterizzato da una crisi mondiale che ha causato perdita di milioni di posti di lavoro che generano povertà e delinquenza. Le incertezze,le difficoltà,le preoccupazionici fanno vivere un modello di vita opposto a quello che volevamo lasciare in eredità ai nostri figli e nipoti. Noi anziani,voi giovani,tutti i cittadini dobbiamo difendere con forza questi ideali che sono i pilastri di una vita libera,democratica e pacifica. Il presidente ha concluso il suo intervento dicendo:dobbiamo pretendere un mondo migliore. Io che scrivo voglio rivolgere un pensiero ai reduci e combattenti della seconda guerra mondiale,tra i quali c'era mio padre deceduto nel 1992 che ha combattuto in Africa settentrionale e ritornato in patria ferito ad una gamba subendo ben nove operazioni. E' stato il ferito più grave nello scontro che si è avuto a Giarabub. Fino all'anno precedentemente alla sua morte,in rappresentanza dei reduci e combattenti di Tursi era in prima fila per testimoniare in diretta cosa succede durante le guerre, che non dovrebbero mai esserci in quanto portatrici di morte,distruzione,epidemie,carestie,fame e tanti e tanti altri danni che solo ad elencarli ci rattrista il cuore.
gaetanoc.

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