martedì, novembre 04, 2008

Commemorazione in ricordo dei caduti in guerra

Tursi 04 novembre 2008. Per l'Italia,giornata dedicata al ricordo dei suoi eroi,ma anche al dolore delle famiglie in lacrime,per la perdita dei loro cari in guerra. E' questo il giorno,che 90 anni fa,ha sancito la fine delle ostilità in territorio italiano tra le truuppe alleate e l'esercitro austro-ungarico;che si sono definiti i confini del territorio italiano;che ricorre la giornata delle forze armate. Tanti i nomi sritti sulle lapide dei monumenti ai caduti in guerra. Tanti i nomi dei giovani che hanno conosciuto solo la miseria,la guerra,la morte,senza potersi godere il resto della loro vita. Numerosi i morti,i feriti,i dispersi tra militari e civili,circa 11.000.000 tra tutte le nazioni partecipanti al conflitto. L'auspicio di tutti noi è quello di non vivere mai più momenti di guerre terribili. Le guerre fanno tante vittime innocenti,procurano la distruzione,la fame,la miseria,la carestia,la povertà e tante altre cose che non hanno a che vedere col benessere e la pace tra i popoli. Hanno partecipato alla manifestazione: gli alunni delle scuole elementari,medie e dell'istituto commerciale per ragionieri e geometri,i soci del Centro Sociale Anziani Polivalente,i soci dell'associazione Anteas,i soci della società operaia di mutuo soccorso,le forze armate dei Carabinieri e della Polizia Municipale,rappresentanti del Distretto sanitario. La Banda musicale ha suonato lungo il corteo e Valentino Favoino ha suonato con la tromba il silenzio prima della deposizione delle corone ai monumenti dei caduti. I convenuti si sono riuniti in piazza cattedrale,dove è ubicato il monumento ai caduti in guerra,per poi percorrere in corteo la via Roma fino a ponte Petrilli,viale S. Anna,via Olanda,via Roma fino alla Cattedrale,per ascoltare la Santa Messa,celebrata da don Battista Di Santo. La cerimonia si è svolta intorno al monumento dei caduti,con la deposizione della corona di alloro,da parte del Sindaco dr. Antonio Guida. Il primo intervento è stato quello del presidente del C.S.A.P. Filippo Digno,che ha portato il saluto della nostra associazione e della società operaia di mutuo soccorso,al milite ignoto e alle forze armate,ricordando il lavoro da essi fatto quotidianamente al servizio dell'Italia e nelle missioni di pace per garantire libertà e democrazia. Sono seguiti gli interventi del presidente dell'Anteas che ha ricordato i due deceduti reduci di guerra:Nicola Rondinelli e Nicola Manfredi,del sindaco dr. Antonio Guida e dell'arciprete don Battista. Secondo il presidente Digno,quello di oggi è un gesto nobile che tutti i cittadini dovrebbero fare,perchè tutti i caduti hanno reso onore alla Patria,alla vita,agli ideali di libertà. Oggi nel nostro paese,per fortuna,non c'è la guerra,ma subiamo un modello di vita preoccupante e senza prospettiva futura per la nuova generazione. L'anziano vede svanire i tanti diritti acquisiti con tanti sacrifici e tante lotte;è molto preoccupato,perchè riesce a malapena a vivere. Io che scrivo aggiungo,perchè in presenza di un modello occupazionale che fa del lavoro precario la panacea dei mali dei datori di lavoro. Il rifugio dei giovani,spesso,diventa l'alcol,la droga,la prostituzione,il bullismo,la delinquenza selvaggia e organizzata,molto difficili da gestire. Noi anziani siamo convinti che un altro modello di vita è possibile,ma ognuno deve fare la sua parte: i genitori,gli insegnanti,i rappresentanti ecclesiastici,i datori di lavoro,i rappresentanti istituzionali i membri del governo,tutti coloro che sono determinanti per garantire una società migliore. Per cambiare è necessario l'impegno di tutti a volere creare un lavoro stabile e duraturo con giusta retribuzione,a garantire la salute,a garantire una istruzione professionale a tutti i cittadini,ad investire in ricerca e nuove tecnologie,a controllare l'esorbitante impennata dei prezzi,a dare a tutti la possibilità di crearsi una famiglia che possa vivere tranquilla,sempre in pace e mai in conflitti permanenti,a bandire la guerra in tutti i paesi del mondo,a bandire il razzismo tra i popoli. Finito la cerimonia in piazza Cattedrale il corteo,percorrendo il centro storico del paese lungo via oliva, è giunto in piazza Plebiscito, dove è situata una lapide in onore dei caduti in guerra e deppore un'altra corona di alloro. gaetanoc.

Nessun commento: