mercoledì, aprile 09, 2014

Carlo Levi e L'esilio Lucano

Tema dell'incontro: Letteratura del 900 - Carlo Levi e l'esilio Lucano.

Il docente ing. prof. Alberto Garambone con Filippo Digno al computer.


Il rinfresco a fine lezione.

Auditorium comunale di Colobraro (MT)
       ore 16,30 
martedì 8 aprile 2014











Il prof. Alberto Garambone, nato a Buenos Aires in Argentina,ritornato ad Aliano nel 1965,dove ha conosciuto l'attuale moglie prof.ssa Elvira Prisco,entrambi insegnanti ,è stato il relatore della serata,coadiuvato da Filippo Digno al computer. Il professore è anche il presidente del Parco Letterario Carlo Levi. Partendo dal libro "Cristo si è fermato ad Eboli", ha voluto precisare che la chiave di lettura ce l'ha il lettore,in quanto ci consente di ritornare indietro nel tempo. A Grassano, si tiene la rappresentazione teatrale che si svolge nel paese,dove tutti i personaggi vestono abiti simili a quelli che le persone vestivano negli anni trenta, durante il periodo fascista. Tutto questo, per creare nelle persone, che oggi partecipano all'evento,delle emozioni che li riportano al tempo in cui gli avvenimenti sono stati vissuti.I visitatori del Parco Letterario, che non hanno letto il libro,rimangono disorientati,perchè non avendo interessi culturali,sono superficiali. E' proprio per evitare questa superficialità, che bisogna stimolare la storia del proprio paese e dell'intero Parco Letterario. E' una realtà, che la maggioranza dei cittadini non conosce le origini del proprio paese. I nostri antenati ci hanno trasmesso,tra le altre cose, i modi di agire, i comportamenti morali, che noi abbiamo recepito con interesse. i Giovani di oggi non trovano questo interesse,perchè non conoscono la storia, le origini, i fatti accaduti e come tale non sono orgogliosi della loro storia. Il Parco letterario è il luogo della memoria,dei sentimenti,dei ricordi,delle testimonianze. Il paese deve essere valorizzato culturalmente e per farlo è necessario fare tanta ricerca storica,topografica,ascoltare le testimonianze delle persone anziane , annotare tutto in modo preciso,sensibilizzare le persone a non perdere la memoria.Carlo Levi ha raccontato nel suo libro i luoghi della sua permanenza,prima a Grassano,  e poi ad Aliano. Ha messo in risalto la questione della miseria e quella drammatica degli anni trenta con il regime fascista.Oltre a scrivere ha scattato numerose fotografie ed  immortalato cose e persone del tempo. Il libro di Levi è stato tradotto in 28 lingue e stampato in 50 milioni di copie.
Oggi è necessario fare veicolare nelle scuole la storia del proprio paese,partendo dalle scuole elementari.
E' con la conoscenza che aumenta la cultura e la sensibilità verso i problemi della comunità. C'è bisogno di una cultura,non utilizzata a fine di lucro,ma solo finalizzata alla conoscenza. Se le visite del luogo diventano frequenti e durature nel tempo,automaticamente arriva anche il benessere economico, per la comunità.
Molte persone visitano il museo del parco letterario a Grassano, ma non si può parlare di turismo di massa. L'incontro tenuto nell'auditorium di Colobraro ,con circa 20 persone ,divise tra Tursi e Colobraro è stato molto interessante e ci ha permesso di allargare la nostra memoria storica. La cultura è alla base del vivere civile e fonte di crescita per la comunità. Il rapporto con le persone è alla base della civiltà e non deve essere mai trascurato.
gaetanoc.














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